mercoledì 1 febbraio 2012

FEMEN, le ragioni del topless

Negli ultimi tempi si è molto sentito parlare del collettivo femminista ucraino FEMEN. Qualcun* si è certamente chiesto il motivo per cui utilizzano il topless per sensibilizzare il mondo sulle questioni femminili, sono loro stesse a spiegarlo con una nota facebook, all'interno di Femen - Italian Official Fanpage, che riporto qui integralmente e che ci racconta sinteticamente anche la nascita del collettivo.

Le ragioni del topless sono molteplici.
Mi dilungherò un pò a spiegartele ma credo che la questione non possa essere affrontata in poche parole.

FEMEN nacque nel 2008 dall'incontro delle fondatrici Inna e Anna che, stanche dei soprusi cui erano soggette al lavoro, si incontravano periodicamente a discutere. Il 'circolo' si espanse fino ad arrivare ad un cospicuo gruppo di ragazze il cui range d'età oscillava tra i 20 ed i 30 -come si può ben immaginare, la fascia d'età in cui, giunte nel mondo del lavoro o in quello universitario, le giovani donne si trovavano ad affrontare una realtà ben poco disponibile alle loro idee e ad i loro sogni.
E' necessario altresì contestualizzare il tutto nella società ucraina. Non mi allungherò sulla storia della politica ma di certo devi concepire che la giovane repubblica ucraina non ha ancora definito un assetto sociale stabile e soffre della povertà e della mancanza di lavoro che i paesi dell'ex Urss conoscono bene. Le giovani donne, vuoi anche per ignoranza, non hanno grandi disponibilità - come noi in Italia - a discapito delle poche che,magari, inseguono un sogno diverso.
E' il caso di Inna, per esempio, che lavorava -dopo esser diventata giornalista - presso il ministero.
Lei fu estromessa da questo incarico quando FEMEN divenne conosciuto e famoso e - addirittura - temibile.

Questo scatenò una reazione immediata e le ragazze decisero che fosse giunta l'ora non solo di discutere ma anche e soprattutto di manifestare. Le prime manifestazioni furono quasi schernite dalla stampa locale ed ignorate da chiunque altro. Così scelsero il topless.

Eccoci dunque ai punti chiave:

1 ) il topless rappresenta una via forte d'espressione : richiama l'attenzione della stampa ed è certo inusuale. Le ragazze volevano che FEMEN non si restrigesse a poche studentesse universitarie ma che fosse almeno capito anche da altri : la visibilità era dunque cruciale perchè il movimento acquisisse una voce.

2) abbiamo parlato della libertà e delle restrizioni sofferte e denunciate dalle FEMEN. Una delle campagne che più le anima è lo sfruttamento sessuale - considerato, in Ucraina, quasi come una vita obbligata al di fuori del matrimonio. Nello sfruttamento sessuale è chiaro che le donne sono soggette alla perdita della libertà circa l'uso del proprio corpo. Il topless significò dunque l'appropriazione di questa libertà e la rivendicazione del corpo quale tesoro del solo individuo che lo vive. Violarlo era violare l'individuo.
Usarlo per una manifestazione dava il significato dell'unità inscindibile tra corpo e spirito : non si può combattere qualcosa senza metterci tutto il proprio se.

3) Tutto il movimento si basa sul concetto di equità e affermazione della libertà personale : il primo diritto inviolabile dell'uomo è quello di potersi esprimere. FEMEN vuole dimostrare - ed in questo riesce più che bene,sono convinta - che un'idea rimane intoccabile ed inviolabile a prescindere dalla maniera in cui è esposta. Il rispetto per le opinioni altrui, la considerazione, devono essere un valore irriunciabile e non possono essere sminuiti dal fatto che il pudore/l'ignoranza/la chiusura/la morale si indignino di fronte alla fonte di tale idea.
E' una forma di razzismo rifiutare il prossimo dal suo aspetto.

Molti si sono sentiti offesi dalla scelta e questo è assolutamente comprensibile : la nudità, per quanto sia sciocco considerarla un tabù, può essere comunque ''lesiva'' per un pubblico di bambini, ad esempio. A prescindere dal fatto che i bambini vedano sesso ovunque e che quindi non siano toccati dalla naturalezza di un seno, è giusto tenere in considerazione questi aspetti. Ma quello che i falsi indignati non capiscono (che gli ipocriti non capiscono e che i repressi attaccano) è che FEMEN vuole essere una provocazione e, come tale, deve superare la linea di confine tra ciò che è permesso e ciò che dovrebbe esserlo così da dimostrare quanto mal posta questa sia.

Se sapremo condividere le idee di FEMEN e sorridere della genuinità dei loro intenti, avremo fatto un grande passo avanti nell'apertura della nostra mente. Altrimenti loro andranno avanti anche senza di noi.

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